Comunicato Stampa del 25 maggio 2008
Roccadaspide (SA),
Approvato il progetto esecutivo per il recupero del Convento Carmelitano di Santa Maria dell’Arco
All’importante opera sarà dato nuovo splendore grazie ad un finanziamento di oltre 2 milioni e mezzo a carico della Regione
Approvato il progetto esecutivo per il recupero del Convento Carmelitano di Santa Maria dell’Arco, una delle più significative strutture della storia di Roccadaspide, costruita intorno al 1610, chiusa due secoli dopo, infine in parte abbattuta nella seconda metà del secolo scorso. L’intervento, che prevede una spesa pari a 2 milioni e 600mila euro, è stato inserito nel Parco Progetti per il turismo della Regione Campania, anche se, benché sia stato valutato positivamente, al momento non rientra tra quelli finanziabili. Ma l’ente regionale ha richiesto al Comune la documentazione relativa al progetto, cosicché gli organi competenti hanno provveduto ad organizzare il lavoro.
Nel Convento Carmelitano di Santa Maria dell’Arco, che si trova su una collinetta distante circa un km dal centro abitato, i carmelitani scalzi vi custodivano le tombe delle famiglie nobili rocchesi; la statua della Madonna del Carmine, dopo la chiusura del convento, fu sistemata nella Chiesa dei Morti, poi denominata Chiesa del Carmine, che si trova nella piazza principale di Roccadaspide.
Purtroppo negli ultimi anni la struttura è stato solo un rudere avvolto dall’erba, apparentemente dimenticato; tuttavia diversi mesi fa l’Amministrazione Comunale, retta da Girolamo Auricchio, con l’ausilio degli operai idraulico forestali della Comunità Montana Calore Salernitano, volle far ripulire l’edificio, e far apporre una luce che di notte la illumina creando una bellissima atmosfera. “Renderemo questo posto, che è di una bellezza unica e che rappresenta un patrimonio artistico molto importante – afferma infatti il sindaco Auricchio – un luogo dove le famiglie potranno trascorrere”.
Il progetto che si andrà a realizzare prevede il consolidamento statico ed il restauro architettonico delle mura conventuali superstiti, la realizzazione di infrastrutture per il pubblico impiego ed in particolare la creazione di un’area teatrale, la realizzazione di nuove pavimentazioni, di un impianto di pubblica illuminazione e l’installazione di panchine, fioriere e cestini porta rifiuti.
In particolare saranno realizzati - nel rispetto per l’ambiente e con l’utilizzo di materiali locali, in primo luogo della famosa pietra dello Scanno di Roccadaspide - il teatro, una piazza attrezzata davanti ai ruderi, un parco giochi per i piccoli ed un locale adibito a biglietteria. Non mancheranno rampe d’accesso, servizi igienici e strutture, mentre saranno assenti barriere architettoniche di sorta.
L’addetto stampa
Annavelia Salerno
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