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Ascea - Velia
Come si raggiunge:
In treno: Linea Salerno-Reggio Calabria fermata di Ascea.
In auto: Autostrada con uscita sulla A3 Salerno/Reggio Calabria, uscita casello Battipaglia con proseguimento sulla SS.18 per Agropoli uscendo a Vallo Scalo e proseguendo per Casalvelino e infine Ascea.
Via Mare: raggiungere il porto di IV classe e Turistico di Marina di Camerota equipaggiato ed attrezzato |
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Ascea
è un antico borgo di origini medioevali, della
cui storia però oggi non si sa molto.
Del medioevo Ascea conserva ancora la struttura urbanistica,
fatta di strette viuzze lastricate, su cui si affacciano
antichi e maestosi palazzi, con i loro ricchi portali
intagliati.
Ascea marina, sulla costa, a pochi chilometri dal capoluogo,
offre ai turisti una lunghissima spiaggia sabbiosa di
5 chilometri, chiusa a sud-est dalla scogliera, che
offre scorci unici, tra grotte e fondali di grande suggestione.
I
resti dell'antica Velia
Elea fu fondata intorno al 540 a.C. dai Focei,
antica popolazione dell'Asia minore, che scelse di stabilirsi
in un luogo non distante dal mare e facilmente difendibile,
in caso di attacco esterno, dal promontorio.
La colonia fu circondata da mura lunghe oltre otto chilometri,
e da due torri poste ai lati della porta della città.
I Focei costruirono inoltre un tempio, in onore probabilmente
di Athena, e cominciarono ad avviare una fiorente economia
basata sul commercio e sulle attività legate
alla pesca e alla navigazione, mantenendo nel contempo
ottimi rapporti con la popolazione indigena.
In questo clima nacque e fiorì una delle correnti
più importanti della filosofia ellenistica, la
Scuola Eleatica, che ebbe tra i suoi esponenti di spicco
Parmenide, Zenone e Melisso.
Fu con la dominazione romana che Elea mutò il
suo nome in Velia e, già all'epoca, divenne rinomata
meta di personalità illustri del tempo, continuando
così ad occupare un posto di rilievo nel panorama
economico e politico dell'epoca.
A causa di devastanti inondazioni e di invasioni di
popolazioni longobarde, Velia conobbe un lungo periodo
di declino, e i resti dell'antica civiltà, di
cui solo una minima parte è venuta alla luce
negli ultimi decenni, restano sepolti e dimenticati.
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