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Montecorice
Come si raggiunge:
In treno: Linea Salerno-Reggio Calabria fermata SS.FF. Pisciotta-Palinuro.
In auto: Autostrada con uscita sulla A3 Salerno/Reggio Calabria, uscita casello Battipaglia con proseguimento sulla SS.18 per Agropoli prima e sulla variante SS.18,poi, arrivati a Futani statale 447 direzione Palinuro.
Via Mare: raggiungere il porto di IV classe e Turistico di Marina di Camerota equipaggiato ed attrezzato |
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Breve storia di Montecorice
Il
centro abitato di Montecorice è attestato per
la prima volta nel 1062, allorché rientrava nella
circoscrizione di Cilento. Nei suoi pressi sorgeva la
chiesa di S. Angelo, che con tutte le sue pertinenze
fu donata nel 1073 dal principe Gisulfo II alla Badia
di Cava, trasformandosi rapidamente in insediamento
monastico, qual’è documentato già
nel 1083, quando possedeva anche un buon numero di famiglie
di vassalli dipendenti. Montecorice rientrò nelle
pertinenze della
Baronia, uscendone nuovamente come feudo autonomo a
seguito della ribellione di Ferrante Sanseverino (1552),
quando i centri abitati che componevano la stessa Baronia
furono singolarmente messi all’asta dalla Regia
Corte; sicché Montecorice insieme a Rocca furono
venduti nel 1553 per passare poi in data imprecisabile
alla famiglia Giordano, che ottenne nel 1699 su Montecorice
il titolo di Duca e conservò il possesso del
villaggio fino all’eversione della feudalità
(1806).
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