Il Consorzio Salerno Trading incontra gli Emirati Arabi Uniti
Riva del Garda, 9 e 10 giugno
Si svolgerà a Riva del Garda, presso il Du Lac Resort, il prossimo 9 e 10 giugno, il Forum economico ” Italia-Emirati Arabi Uniti”. Proprio in occasione della visita nel nostro Paese del Ministro dell’Economia degli Emirati, On. Al Mansouri, l’Istituto nazionale per il Commercio Estero ha organizzato un workshop di incontri tra le imprese italiane e la delegazione emiratina che accompagna il Ministro, composta da 15 rappresentanti istituzionali e dell’imprenditoria locale.
I settori di interesse sono l’agroalimentare, i gioielli, il settore energetico, i marmi, la meccanica e il turismo. Al workshop di incontri B2B tra le aziende italiane e quelle emiratine, vi prenderanno parte anche le imprese del Consorzio Salerno Trading, società partecipata dalla Provincia di Salerno e coordinata da Marina Baldi.
L’evento è parte dell’intenso programma promozionale che il Consorzio sta svolgendo in America Latina e fa seguito alle iniziative promozionali svoltesi pochi giorni fa in Brasile e in Argentina.
Per Antonio Squillante, Assessore al Bilancio- Programmazione Economica e alle Partecipazioni societarie della Provincia di Salerno “ L’incontro con gli operatori economici degli Emirati sarà un’ulteriore preziosa opportunità per le imprese di sviluppare forme di collaborazione nei settori prioritari di entrambi i Paesi. Riteniamo che le attività realizzate dal Salerno Trading nella direzione della internazionalizzazione delle aziende siano doppiamente utili per la nostra provincia, in quanto oltre ad attivare l’economia diffondono la conoscenza del nostro territorio ” .
Dopo gli incontri bilaterali del 9 giugno, spazio sarà dato anche alla presentazione dei progetti e delle opportunità di collaborazione possibili negli Emirati Arabi Uniti, nel corso del Forum che si terrà venerdì 10 a Valeggio sul Mincio, presso il Parco Giardino Sigurtà.
Per il settore agroalimentare saranno presenti tre grandi importatori, seguiti da altre società operanti nel settore marmi, gioielli e macchinari industriali, oltre a rappresentanti istituzionali e della zona di libero scambio.
L’economia degli E.A.U., fin dalla creazione della Federazione, ha mantenuto alti tassi di sviluppo tanto da rappresentare una delle più dinamiche realtà dell’intera regione del Golfo.
Il 2010 è stato contrassegnato da una ripresa rispetto al 2009, con una crescita annua del PIL intorno al 2.1%, mentre si stima che per il 2011 la crescita dovrebbe attestarsi intorno al 3,5%, in funzione soprattutto dell’aumento del prezzo del petrolio e della produzione petrolifera.
Gli Emirati Arabi Uniti sono uno stato composto da sette emirati: Abu Dhabi, Ajman, Dubai, Fujaira, Ras al-Khaima, Sharja e Umm al-Qaywayn, con una popolazione complessiva di circa 4.230.000. Capo Assoluto è il Presidente della Federazione cooptato per 5 anni dal Consiglio Supremo della Federazione, composto dagli Emiri che sono al vertice degli Stati federati. Egli esercita i supremi poteri con l'ausilio del Primo ministro che di regola è lo sceicco di Dubai a cui spetta anche la carica di vicepresidente della federazione. È invece consuetudine che la carica di presidente spetti allo sceicco di Abu Dhabi.
Il 20% della popolazione è composta da cittadini emiratini ed espatriati benestanti con entrate medie superiori ai 6000 dollari al mese. Il petrolio è la principale fonte economica degli Emirati Arabi Uniti ed è il componente essenziale del loro PIL.
Il petrolio fu scoperto ad Abu Dhabi nel 1958 e a Dubai nel 1966; anche se sono presenti piccole quantità di idrocarburi a Sharjah e Ras al-Khaimah, il 90% delle riserve è ad Abu Dhabi. Si stima siano presenti riserve per più di 100 anni.
Gli introiti hanno fatto prosperare il Paese al punto che la città più importante, Dubai, è considerata la "New York del Golfo Persico".
Gli Emirati dipendono in gran parte dall’importazione di generi alimentari per il pronto consumo, i prodotti importati rappresentano il 70% degli alimentari venduti nei punti vendita al dettaglio, mentre il restante viene trasformato localmente. Gli importatori vendono direttamente ai negozi al dettaglio, mentre la distribuzione/vendita al dettaglio di bevande alcoliche è limitata esclusivamente ad agenti autorizzati.
Gli Emirati mantengono un sistema di libero scambio e commercio aperto, l’imposta più alta è del 5% sulla maggior parte dei beni, oltre il 75% dei beni essenziali, inclusi i generi alimentari, godono di un regime esentasse. Nelle città più grandi di Abu Dhabi, Dubai e Sharjah, i consumatori tendono a fare acquisti in prevalenza negli ipermercati e grandi supermercati e dipendono meno da negozi di convenienza e drogheria . Molto diffuse sono società come la Coop e Carrefour.Dubai ha lo status di centro commerciale per il Golfo, che si basa ampiamente sul traffico di spedizioni verso i terminali gemelli di Port Rashid e Jebel Ali.
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