Con un’anteprima assoluta al via la kermesse all’ombra dei Templi
LA DANZA REGINA DELL’AREA ARCHEOLOGICA
PER LA XIII EDIZIONE DEL PAESTUM FESTIVALApre la sezione “Classic” il nuovo progetto
coreografico del Maestro Ismael Ivo,
prodotto dal Napoli Teatro Festival Italia,
in coproduzione con Paestum Festival
Domani, venerdì 16 luglio, debutta sotto una pioggia di petali di rosa
la Compagnia Les Danseurs Napolitain
Paestum-Salerno, 15 luglio 2010 Parte all’insegna della danza internazionale la XIII edizione del Paestum Festival, la kermesse di danza, musica e teatro che, tra il 16 e il 22 luglio, propone i primi quattro spettacoli della sezione Classic inserita quest’anno nell’ambito del Campania Teatro Festival (coordinamento artistico Nunzio Areni), Una tranche d’autore che rientra dunque nella più ampia programmazione regionale promossa dalla Fondazione Campania dei Festival frutto di una inedita collaborazione avviata con Teatro di San Carlo, Sovrintendenza per i Beni Archeologici di Pompei, Paestum Festival, Leuciana Festival, Benevento Città Spettacolo, e Città della Scienza che vede le storiche manifestazioni estive della regione per la prima volta intrecciarsi per dare vita ad un nuovo grande festival (il Campania Teatro Festival, prolungamento del Napoli Teatro Festival).
L’apertura del Paestum Festival, domani venerdì 16 luglio (ore 21.15), è affidata al debutto della Compagnia Les Danseurs Napolitain con “Le sacre du Printemps”, coreografia originale di Ismael Ivo, artista brasiliano tra i più interessanti della scena internazionale, nonché direttore della Biennale Danza di Venezia. Una prima assoluta coprodotta dal Napoli Teatro Festival Italia e dal Paestum Festival che inaugurerà la tredicesima edizione per poi essere presentata a San Leucio (il 18 luglio) nell’ambito del Festival, al Madre a Napoli (il 22 luglio) e al Teatro Grande di Pompei (il 26 luglio).
IL PROGETTO DI COPRODUZIONE Un progetto particolare, teso a valorizzare i danzatori campani, con il quale è stata sperimentata una modalità nuova di preparazione di uno spettacolo. Con un bando lanciato a marzo e rivolto a danzatori e danzatrici nati o residenti in Campania sono stati scelti 25 giovani artisti che hanno partecipato ad un workshop di 10 giorni con Ismael Ivo. Di questi 25, alla fine del workshop, ne sono stati selezionati 14 (7 uomini e 7 donne) che sono entrati a far parte della Compagnia Les Danseurs Napolitain. Dal 14 giugno fino al 14 luglio i danzatori sono stati in “residenza creativa” con Ismael Ivo in un vecchio granaio ristrutturato di Paestum, preparando lo spettacolo convivendo ventiquattro ore su ventiquattro con il coreografo brasiliano.
LO SPETTACOLO Volutamente colmo di riferimenti celebrativi della Magna Grecia, questo inedito “rituale della primavera” è liberamente ispirato al libretto musicato da Igor Stravinskj. Circa 70 minuti racchiusi in atto unico suddiviso in sette quadri per celebrare da un lato l’identità culturale e lo spirito mediterraneo della Compagnia unito alla storia dei luoghi che ospitano la produzione e, dall’altro, per auspicare una prossima primavera salvifica dai disastri ambientali. Una perfomance tra il mito e il grido d’allarme impreziosita dai costumi di Annamaria Morelli, la scenografia creata da Marcel Kaskeline rendendo omaggio alla “Rosa di Paestum” e l’elaborazione musicale di Andreas Bick, light designer Marco Policastro. La coreografia ispirata alla mitologia (dal dio Bacco alla Baccanale, festività romana a sfondo propiziatorio a lui dedicata; dai satiri al poema Satyricon) sarà preceduta da un Prologo (Mistero Dionisiaco) originale firmato dallo stesso Ivo e ispirato alla pompeiana Casa dei Misteri.
A danzare saranno Francesco Colaleo, Valentina D’Apuzzo Schisa, Roberta De Berardinis, Valeria Galluccio, Giuseppe Paolicelli, Claudio Pisa, Armando Rossi, Mirco Visconti, Gianluca D’Aniello, Roberta De Rosa, Elisabetta Violante, Mariella Celia, Maria Carmela D’Angelo e Antonio Casile.
Su di loro una cascata incessante di petali di rose (500mila in tutto ad echeggiare il fiore simbolo di Paestum immortalato dai più grandi poeti) che, dall’inizio alla fine, in modo costante e graduale, incomberà sulla scena.
IL COREOGRAFO ISMAEL IVO «L’ispirazione per questo spettacolo mi è nata proprio ascoltando la storia della rosa simbolo di Paestum, il bellissimo fiore che cresceva all’interno dei templi – dice Ismael Ivo – nell’era latina fra Repubblica e Impero, nei giorni di Ovidio e Virgilio. Una rosa che è simbolo antico di Paestum e che ora non esiste più. Nel mio spettacolo in qualche modo la ritroveremo. Così come – aggiunge – troveremo 14 giovani danzatori campani strepitosi Con la Fondazione Campania dei Festival vorremmo creare un centro di coreografia internazionale, emblema della cultura contemporanea della Campania nel mondo, come oggi è il centro voluto da Jack Lang in Francia e il Wuppertal di Pina Bausch in Germania».
Performer, danzatore e coreografo, Ismael Ivo è nato a San Paolo del Brasile, dove ha studiato danza e recitazione; ma sono New York e Berlino i palcoscenici della sua carriera. Prima con l’afroamericano Alvin Ailey, poi col tedesco Johann Kresnik e col giapponese Ushhio Amagatsu: esperienze diverse che si fondono con le sue radici afro-brasiliane. Attivo in Germania, Ivo si è da sempre dedicato all’indagine espressiva nei territori interetnici, da cui proviene la danza più innovativa e diversificata. Porta con sé un ricco patrimonio di modi, di gesti, di temi e di pensiero del corpo che intreccia con quelli del Tanztheater, della danza contemporanea e delle radici nere: una fusione colta e molteplice, fra cultura e scrittura di danza europea e nordamericana. Le sue coreografie traggono ispirazione dalla vita ma anche dalla letteratura (Medea-Material tratto dal testo di Heiner Müller, Ariadne ispirato a tre brevi racconti di Gabriel Garcia Marquez), dalla musica (Tristan und Isolde da Wagner, Aura, omaggio a Miles Davis, Maria Callas, omaggio alla diva), dalle arti visive (Mapplethorpe, dedicato al fotografo statunitense).
INFO UTILI Il costo dei singoli biglietti per i quattro appuntamenti di luglio è di 10 euro. Le prevendite prenderanno il via dal 5 luglio presso il Botteghino dell’Arena dell’Area Archeologica (orari di apertura 18-22) e presso le rivendite del circuito go2. Gli spettacoli avranno inizio alle 21.30. Per informazioni: Fondazione Paestum Festival, segreteria organizzativa 081 5787949 - 320 3354908 – 0828 721223 – 0828 821303 www.paestumfestival.net; paestumfestival@libero.it.
PROSSIMI APPUNTAMENTI Il programma del Paestum Festival nell’ambito del Campania Teatro Festival proseguirà (domenica 18 luglio – ore 21.30) con il personale “Omaggio al Melodramma Italiano” dell'Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo di Napoli. A seguire (martedì 20 luglio – ore 21.30), la prima ballerina étoile Eleonora Abbagnato sarà la stella di un inedito Gala di Danza che unirà sullo stesso palcoscenico il Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli (diretto da Giuseppe Carbone) e i primi ballerini ospiti Alessio Carbone, Alessandro Macario, Anbeta Toromani, Dominic Walsh e Domenico Luciano.
Chiude la tranche di luglio Eugenio Bennato, protagonista (giovedì 22 luglio – ore 21.30) insieme con l'Orchestra Popolare del Sud del concerto “Briganti Emigranti” per la regia di Nunzio Areni.
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