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Santu Nicola, tri casi nu furnu
e ‘na campana appisa a n’urmu
Questo detto popolare è il punto di partenza per ricostruire
la storia di S. Nicola di Centola. Una campana, di piccole
dimensioni, inizialmente appesa ad un olmo, con un bassorilievo
raffigurante S. Nicola, è la prima testimonianza di
un paese risalente alla fine del XVII secolo, considerando
la scritta: Maria – Jesus A.D. 1695 che su di essa è
stata ritrovata. La chiesa, in parte distrutta dalla frana
del 1963 dovrebbe risalire alla fine del milleseicento. Fino
a circa sessanta anni fa in quella chiesa, sotto la volta
di una delle cappelle laterali, era visibile lo stemma gentilizio
dei principi Sanseverino. Da qui la deduzione che San Nicola
per un certo periodo è stato un feudo della nobile
famiglia che ha governato per generazioni il Mezzogiorno d’Italia.
San Nicola prima del 1800 si chiamava “Villa S.Nicola.
Villa , secondo l’etimologia latina, significa: podere,
fattoria, casa di campagna. Alcune ipotesi sono state avanzate
dallo studioso Prof. Pietro De Luca e che sembrerebbero far
risalire le origini di San Nicola al periodo che andrebbe
tra l’VIII e il X secolo. Il Prof. Pietro De Luca non
escluderebbe che, ove trovasi l’attuale centro storico
o nelle vicinanze sia sorto, nei secoli suddetti, un cenobio
italo-greco intitolato al Santo di Mira e, successivamente
scomparso in seguito ad incursioni saracene o di altri eventi,
quindi la prima edificazione sembrerebbe essere dovuta ad
una dimora di monaci (vedi “Prof. Pietro De Luca”
Brevi Note su San Nicola di Centola). In quanto ad abitanti,
da una stima fatta nel 2002 dal parroco Don Olgierd Nyc, S.
Nicola contava poco meno di trecento abitanti. |